Alba esiste da millenni per lo spirito di iniziativa, la fantasia della sua gente; le rosse torri testimoniano ancora di Alba medioevale, orgogliosa delle liberta comunali e degli statuti.
Alba e citta, campagna, Langhe e Roero, realtā diverse che formano un tutt'uno particolare e irripetibile.
Tartufi e vini eccelsi si esaltano nella gastronomia che esprime magiche sensazioni e profumi esaltanti, esercitano fascino e richiami perenni per estimatori e buongustai, e la buona tavola e sinonimo di gioia e allegria.
Come una capitale Alba ha i suoi artisti, i suoi scrittori; fra gli uomini illustri annovera imperatori, esperti di diritto e di storia, ministri, ma anche imprenditori moderni dalle grandi intuizioni; del suo passato racconta una storia per immagini nel Civico Museo "Federico Eusebio".
L'autunno č la festa dell'albese; quando la cittā si veste dei drappi e dei colori del Palio e splende nelle policromie delle colline, quando il tartufo profuma intensamente tra tigli e querce, quando i grappoli dei dolcetti e dei nebbioli diventano mosto nelle vecchie e nuove cantine, ad Alba č festa grande, festa corale di popolo e di turisti, č Fiera Nazionale del Tartufo, vetrina di operositā e di folclore di Langa e del Roero.
Alba č tutto un susseguirsi di scorci e prospettive di spiccata impronta medioevale con divagazioni barocche e settecentesche; i colori di un arredo urbano in ricomposizione assumono toni e riflessi langaroli.